Sono ore e ore che penso e rifletto sull’ennesima cialtroneria (il termine più gentile e meno offensivo che mi viene in mente) partorita dalle brillanti menti che ci governano.
Sì, partorita, invece, è proprio il termine più adatto, perchè alla Lorenzin e all’agenzia che ha avuto il coraggio di seguire una campagna del genere credo sia proprio partorita una stronzata epica!
Perchè la mamma degli stupidi è sempre incinta: altro detto che calza perfettamente con questa campagna.
Campagna di che… sensibilizzazione? Ma stiamo scherzando?!?
Da dove vogliamo inziare a criticare e polemizzare? Dal punto di vista umano? Dal punto di vista comunicativo?
Fate voi!
Io sono a dir poco schifata.
1.”La bellezza non ha età ma la fertilità sì”: voglio conoscere il copy che ha studiato un messaggio dal tatto così delicato.
In una società come la nostra dove date stereotipi di bellezza che stanno danneggiando donne su donne sotto ogni profilo, ve ne uscite con la bellezza non ha età? Prima, lanciate messaggi che tutte siamo belle se ci amiamo, ma per amarci dobbiamo dimagrire, dobbiamo essere intelligenti, dobbiamo lavorare, dobbiamo fare e disfare.
Io sono bella, sempre, anche senza i vostri stupidi messaggi contradditori. E, ahimè, tante donne si fanno ancora influenzare da certe castronerie.
2. La fertilità ha età: sì, grande genio, ogni donna lo sa. Ogni donna che, come me, ha superato i 30 anni, fa il conto con il suo orologio biologico e vive perennemente in ansia. Soprattutto quando i falsi ritardi causati dallo stress (lavora 12 ore al giorno, fai i conti con le dite per arrivare a fine mese, paga le tasse, paga l’affitto, cucina, lava, stira, fai più lavori insieme, aiutati che Dio ti aiuta…) ci fanno fare film mentali da premio Oscar: incinta io? No, non è possibile. E adesso? Devo tenerlo, ormai ho una certa età. No, non lo tengo… ma se più avanti non riesco a rimanere incinta? Io lo voglio questo bimbo, ma se lo tengo con cosa viviamo? Ho un lavoro precario, non ho garanzie, non ho uno stipendio fisso e regolare… Sì, ho il contratto, ma se vado in maternità e poi non mi riprendono? Ah no, ho la P.Iva quindi niente maternità o alcun tipo di aiuto. E poi torno a lavoro chi lo tiene il bimbo? Mia mamma non c’è più e l’asilo nido costa troppo… E poi? E poi? Sì, potremmo continuare all’infinito, perchè noi donne CI PENSIAMO BENISSIMO A COSA VUOL DIRE AVERE UN FIGLIO OGGI, DOPO I 30 ANNI E IN QUESTE CONDIZIONI CHE VOI CI IMPONETE.
3. Sì, perchè noi 30enni (e non solo) ci pensiamo che avere un figlio significa cambiare la propria vita, le proprie abitudini, aumentano le responsabilità e i costi! E non mi raccontate “Genitori giovani. Il modo migliore per essere creativi”. Ma creativi di cosa? Un bambino non è mica un payoff di merda come il vostro! (Sì, scusate, la finezza e la diplomazia stanno un po’ svanendo). Io aumenterei e finanzierei le campagne della Durex, perchè a certi genitori giovani (come li chiamate voi) non darei manco la patente per il triciclo! I genitori giovani sono spesso ancora troppo bambini, la maggior parte disoccupati o studenti. Ok, che l’amore ti fa superare tutto e basterebbe una capanna, ma miei cari, NON E’ COSI’.
Grazie a voi, soprattutto!
4. “La fertilità è un bene comune”: tutte le donne sanno che la fertilità è come l’acqua, vero? Tutte ce l’hanno vero? Ma andate a cagare! Esistono donne e donne che, putroppo, per quanto lo vogliano non possono avere figli naturalmente. E allora, dico io, perchè non rendete più semplice tutta quella burocrazia per adottare un figlio? Sì, per adottarlo anche da single! Perchè noi donne, non siamo mica sceme come volete farci credere, anzi. Siamo in grado di qualsiasi cosa. E, a malincuore, anche di partorire certe minchiate come il #fertilityday. A cui, personalmente mi dissocio, se non si era ancora capito.
5. “Datti una mossa non aspettare la cicogna!”: fortunamente la storia della cicogna non me la bevevo nemmeno da ragazzina, figuriamoci oggi. Datti una mossa? A far che? Al di là del pensiero comune e dilagante che avere un figlio sia la massima aspirazione per ogni donna, forse che forse, qualcuna ha deciso volontariamente di non averne? E badate bene, che non è un male! Preferisco la donna consapevole che si assume la responsabilità di non avere un figlio perchè non vuole, perchè non se la sente, perchè non è in grado, per qualsiasi altra ragione che non spetta a me né giudicare né contestare, alla donna che nonostante tutto decide di avere un figlio e poi fare minchiate di proporzioni catastrofiche! Non facciamo i finti moralisti o i buonisti, gli occhi ce li abbiamo tutti e le orecchie anche: quante volte abbiamo visto o sentito di bimbi maltrattati, abbandonati… se non uccisi.
Possiamo continuare ancora per un altro po’, ma credo che il mio pensiero sia bello che chiaro. Forse non troppo professionale e lucido, ma certi argomenti “vivi” mi mandano un pochino nel pallone. Ecco, sì, sulla mia diplomazia ci sto lavorando e c’è sempre tempo. Sulla STUPIDITA’ invece, non si può far nulla!
Se proprio volete fare campagne di sensibilizzazione, ve le regalo io un paio di idee da cui trarre spunto.
#CENEANDIAMOACASACHEE’ORA#STIAMOAFAUNSACCODISTRONZATE
#C’E’STATOUNTERREMOTOPERCUINONFAREMONULLACOMEE’GIA’SUCCESSO
#MAPENSIAMOALFERTILITYDAYCHEE’MEGLIO #TANTOLAGENTEMUOREEVOIRIPOPOLATE
Più utili?
Intanto gli Hashtag lanciateli in italiano che poi non siamo così tutti fighi a sfoggiare l’inglese.
Ad esempio… io appoggerei #vorreiprendereiltreno che dà una grossa voce ai disabili che non state agevolando in alcun modo, soprattutto a livello locale!
Poi?
#nodiscriminazioni, così magari riuscite a far passare il concetto CHE TUTTI SIAMO UGUALI, abbiamo tutti gli stessi diritti e doveri. E perchè no, amare il prossimo come te stesso. Non sono molto credente, ma credo sia un concetto basilare per saper stare in mezzo agli altri. Non ti piacciono gli altri? Isolati tra le montagne e non istigare razzismi o altro!
#usateilpreservativo: per tanti buoni motivi! Evitiamo la trasmissione di malattie, intanto. E poi, un bimbo dev’essere voluto. Ancora che credete al salto della quaglia che vi salverà!
#siamodallapartedellavoratore : ah no, questa forse per voi è un’utopia. E’ troppo difficile pensare ad andare incontro a chi soffre tutti i giorni per pagare le vostre tasse, senza avere mai un aiuto. Hai bisogno di una mano? La troverai in fondo al tuo braccio!
Ok, sto diventando davvero troppo polemica e poco tollerante. Chiudo.
Per cambiare le cose bisogna partire dal piccolo. Io, in qualche modo, nel mio ci provo. Voi?
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P.s.= dal punto di vista professionale… Solitamente, quando si lancia una campagna, si pensa prima! Così a titolo informativo.
Brainstorming, confronto, ascolto della rete, studio del target di riferimento,studio degli obiettivi raggiungibili, studio delle possibili conseguenze, risultati…
Ah vabbè, che ne sappiamo noi, siamo solo donne che devono esser pronte a sfornare bimbi.