La pausa è durata troppo poco e torno a pubblicare ripartendo da una bozza di due anni fa, più o meno dello stesso periodo.
Chissà perché Ottobre, per me, è sempre un mese un po’ strano: quello in cui ho bisogno di riposo, quello in cui ho bisogno di partire, quello in cui ho bisogno di staccare la spina.
Il perché, in realtà, c’è ed è sempre lo stesso, però è sorprendente la ciclicità dei periodi, delle abitudini, dei momenti. Per me, Ottobre, è un po’ come il mese dei Buoni Propositi: stile 31 Dicembre o Settembre inizio scuola, ecco.
Mi sono fermata. Ho respirato. Sto ripartendo.
Forse.
C’è ancora qualche tassello che va riorganizzato e messo al suo posto, qualcuno che va rinnovato e qualcuno che forse va proprio eliminato.
Ci sto lavorando.
Post ferie, ci vorrebbero anche dei giorni di “passaggio”, un po’ nel limbo fuori dal tempo: dove crearsi il giusto spazio. Ma non ci sono.
Più che giorni di passaggio, diciamo che sono giorni di atterraggio: nel senso che ogni tipo di infezione mi sta atterrando fisicamente. Ma lo ignoro e il cervello va avanti lo stesso. Giusto il fisico lo segue un po’ a fatica.
Ma non demordo, mai.
Ecco. Giusto qualche riga di bentornato: a me, a voi che leggete e a tutti quelli che in queste righe un po’ si rispecchiano.
Sto lavorando. Sto progettando. Sto incastrando, al solito, i mille impegni.
Ma va benissimo così: senza, mi sentirei persa.
Stressata sì, ma mai senza nulla da fare: non sarei io.
Ci aggiorniamo presto con curiosità, novità, progetti.
-ndr –
Pubbico questo articolo con 20 giorni di ritardo: sono incommentabile.
L’avevo completamente dimenticato! 🙁
Dicevamo sui mille impegni? Ecco. Sono appena tornata da una fiera, volevo parlarne… ma c’era ancora questo in standby.
Chiedo venia per la mia testa smemorina! –